Parole_O_Stili

 

Il “Manifesto della comunicazione non ostile” è una carta che elenca dieci semplici princìpi, utili a migliorare lo stile comunicativo e il comportamento di chi comunica online, con l’obiettivo di contrastare l’odio in rete e di sostenere un uso consapevole del linguaggio, sia da parte di chi ricopre cariche politiche o istituzionali, sia da parte dei cittadini.

Un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole e le fake news, a favore della diffusione di pratiche virtuose di comunicazione.

 

Promosso dall’Associazione no profit “Parole O_stili”, con la spinta di professionisti della comunicazione, docenti universitari, blogger, influencer...in partnership, tra gli altri, con il Miur, l’iniziativa non è espressione di alcuna specifica parte politica: ad essa hanno infatti aderito politici locali e nazionali di tutti gli schieramenti. Il Manifesto è stato declinato per diversi ambiti di applicazione - politica, pubblica amministrazione, sport, scuola, infanzia, aziende e scienza - e l’associazione “Parole O_stili” lavora con le scuole, le università, le imprese, le associazioni e le istituzioni nazionali e territoriali. Il progetto ha inoltre ricevuto due medaglie dal Presidente della Repubblica e ha vinto diversi premi, marcando così un impegno di responsabilità condivisa per la ricerca di comportamenti rispettosi e civili e per rendere la Rete un luogo accogliente e sicuro per tutti. 

 

“Abbiamo voluto portare all’attenzione del Consiglio Comunale di Arese e dunque di tutta la cittadinanza il ‘Manifesto della Comunicazione non ostile’ - dichiara Barbara Scifo, capogruppo del Forum e prima firmataria della mozione - perché crediamo che ciascuno di noi debba impegnarsi a comunicare con uno stile che favorisca la qualità del dibattito pubblico e delle relazioni, in tempi in cui assistiamo a forme di degrado dell’uso del linguaggio online, sia per la diffusione di messaggi violenti e discriminatori, che nulla hanno a che fare nel merito dei contenuti e del confronto, sia per la circolazione di informazioni false, molto difficili da contrastare una volta diffuse”. 

 

“Ci pare dunque importante farci carico, per quello che ci è possibile nella nostra veste di amministratori locali, di promuovere azioni concrete di sensibilizzazione - anche con l’ausilio dell’associazione “Parole_Ostili” e delle diverse realtà del territorio - attraverso incontri pubblici e iniziative di comunicazione e formazione, per aumentare la consapevolezza, soprattutto tra i bambini e i ragazzi, che “virtuale è reale”, come recita il primo principio del manifesto, ossia che quanto diciamo e facciamo online ha conseguenze concrete nella vita delle persone” conclude Barbara Scifo.